ALTRE REGIE TEATRALI 

e CHI si nasconde QUI? (2019)

SPETTACOLO DI TEATRO RAGAZZI

Fascia d’età 5-7 anni.
Durata: ’55 minuti.
di e con Elena Debortoli
con il supporto registico di Matteo Cionini.
Scenografie: Paolo Scaglia e Simona Randazzo.
Costumi: Jessica Crispino e Patrizia ToffolI

Un piccolo lettore, un topolino di biblioteca, si nasconde tra gli scaffali.
Se gli altri topi lo rifiutano perché diverso, lui si rifugia in mezzo ai libri, ne fa la sua casa, si prende cura delle lettere e vi gioca insieme.
Entriamo così nella sua giornata tipo. Ma un inaspettato evento porterà le lettere e il topolino a un grande cambiamento.

Liberamente ispirato a un racconto di Gianni Rodari, “e CHI si nasconde QUI?” attraverso teatro fisico, immagini, musica e danza, gioca coi bambini introducendoli pian piano nel mondo delle parole, toccando in punta di piedi, quelli di un topolino, le note dell’emarginazione.

e CHI si nasconde QUI? (2019)

SPETTACOLO DI TEATRO RAGAZZI

Fascia d’età 5-7 anni.
Durata: ’55 minuti.
di e con Elena Debortoli
con il supporto registico di Matteo Cionini.
Scenografie: Paolo Scaglia e Simona Randazzo.
Costumi: Jessica Crispino e Patrizia ToffolI

Un piccolo lettore, un topolino di biblioteca, si nasconde tra gli scaffali.
Se gli altri topi lo rifiutano perché diverso, lui si rifugia in mezzo ai libri, ne fa la sua casa, si prende cura delle lettere e vi gioca insieme.
Entriamo così nella sua giornata tipo. Ma un inaspettato evento porterà le lettere e il topolino a un grande cambiamento.

Liberamente ispirato a un racconto di Gianni Rodari, “e CHI si nasconde QUI?” attraverso teatro fisico, immagini, musica e danza, gioca coi bambini introducendoli pian piano nel mondo delle parole, toccando in punta di piedi, quelli di un topolino, le note dell’emarginazione.

60 Minuti di Silenzio (2016)

Piccole storie di umane follie, ed altre meravglie.

con Roberta Quarello, Sara Bondioli e Fabrizio di Giambattista

L’amore, le migrazioni, le distanze, le relazioni umane nell’era degli smartphone, la grande illusione del denaro. La nostra vita.

Un omaggio ai caduti di tutto il mondo, ma anche a chi resta in piedi. Un pensiero per la nostra vita quotidiana che diamo per scontato, e al quotidiano di altre vite che non dovremmo dare per scontato. I bisogni, le tragedie, le emozioni, il sorriso.

Sono storie differenti, legate da una cerimonia laica e minimale: un raccoglimento che spinge a riflettere e innesca immagini, luoghi, personaggi.

Spettacolo recitato senza parole e totalmente in silenzio.

 

AGORA Project (2014)

con Mara Scagli e Riccardo Maffiotti
Quadro dipinto da Claudio Cionini
Costumi di Simona Randazzo
Trucco di Irene Marsicovetere

Progetto Multidisciplinare di Teatro, Danza, Pittura, Video Editing e Videoproiezioni. Progetto da cui ha preso il via il percorso di ricerca sul teatro multimediale.

Agora  significa “adesso”, in portoghese.
Agora’ significa “raccogliere”, in greco antico.
Ed indicava la piazza, dove i cittadini si ritrovava per discutere e decidere.

E’ questo viaggio immobile a spogliare le architetture e le convenzioni, le abitudini e i crocevia. Andare all’essenza di tutto, per riscoprire qualcosa che forse non e’ ancora andato perduto.

AGORA Project (2014)

con Mara Scagli e Riccardo Maffiotti
Quadro dipinto da Claudio Cionini
Costumi di Simona Randazzo
Trucco di Irene Marsicovetere

Progetto Multidisciplinare di Teatro, Danza, Pittura, Video Editing e Multimedialità. Progetto da cui ha preso il via il percorso di ricerca sul teatro multimediale.

Agora  significa “adesso”, in portoghese.
Agora’ significa “raccogliere”, in greco antico.
Ed indicava la piazza, dove i cittadini si ritrovava per discutere e decidere.

E’ questo viaggio immobile a spogliare le architetture e le convenzioni, le abitudini e i crocevia. Andare all’essenza di tutto, per riscoprire qualcosa che forse non e’ ancora andato perduto.